Nasce la collaborazione tra il Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole spalancate” e la Manifattura Aurora Penne.
Lo storico brand torinese, che nel 2019 celebrerà il centenario della sua fondazione, è ambasciatore del mondo del Made in Italy di eccellenza con le sue creazioni e, dato l’evidente forte legame della penna con la scrittura, da sempre accompagna i principali eventi culturali del nostro Paese.
“Parole spalancate” è la manifestazione di poesia più importante in Italia e la più antica. Nata nel 1995, ha fin qui ospitato oltre 1300 autori da tutto il mondo e ogni anno offre più di 100 eventi gratuiti fra letture, concerti e performance.
In occasione della 24a edizione del Festival, attualmente in corso a Genova fino al 17 giugno, Aurora ha deciso di iniziare questa collaborazione assegnando un premio speciale a due autori invitati alla manifestazione.
Si tratta del grande poeta cileno Raul Zurita, uno dei più importanti autori sudamericani viventi, e Souleymane Diamanka, poeta franco-senegalese molto conosciuto in Francia e in Europa grazie alle sue performance dal vivo e ora finalmente tradotto in Italia grazie a “Parole spalancate”.
Con Raul Zurita si è voluta premiare la sua lunga carriera artistica, costellata da importanti riconoscimenti internazionali e da testi fondamentali nella poesia contemporanea per l’originalità del linguaggio, per il suo stile e per la tematica esistenzialista.
Con Souleymane Diamanka il riconoscimento ha come motivazione l’equilibrio della sua poetica fra tradizione del suo Paese d’origine, il Senegal, e la modernità degli stilemi della poesia contemporanea, con nuove soluzioni metriche e ritmiche.
La premiazione avrà luogo in occasione delle esibizioni dei due artisti al 24° Festival Internazionale di Poesia di Genova “Parole spalancate” (www.parolespalancate.it), rispettivamente il 12 giugno e il 15 giugno ed i premiati riceveranno in dono una Aurora Hastil, icona del design anni ’70 creata dalla manifattura Aurora con la collaborazione di Marco Zanuso ed esposta al MOMA di New York.